I Venti dell’Inverno stanno arrivando

Myranda Royce si fece da parte e abbozzò un inchino. “Lady Anya. Benvenuta ai Cancelli della Luna.”

“Lady Myranda. Lady Alayne.” Anya Waynwood piegò la testa in direzione di ciascuna di loro a turno. “Vi fa onore questa vostra accoglienza. Permettetemi di presentarvi mio nipote, Ser Roland Waynwood.” Fece un cenno al cavaliere che aveva parlato. “E questo è il mio figlio più giovane, Ser Wallace Waynwood. E ovviamente il mio pupillo, Ser Harrold Hardyng.”

Harry l’Erede, pensò Alayne. Il mio futuro marito, se mi vorrà. Un terrore improvviso si impadronì di lei. Si chiese se il suo viso fosse rosso. Non fissarlo, ricordò a sé stessa, non fissarlo, non restare a bocca aperta, non restare imbambolata. Guarda altrove. I suoi capelli dovevano essere in spaventoso disordine dopo tutto quel correre. Ci volle tutta la sua forza di volontà per rimettere a posto le ciocche cadenti. Lascia perdere i tuoi stupidi capelli. I tuoi capelli non importano. È lui che importa. Lui e i Waynwood.

Ser Roland era il più vecchio dei tre, anche se non aveva più di venticinque anni. Era più alto e muscoloso di Ser Wallace, ma entrambi avevano il viso lungo e affilato, con capelli filiformi e nasi schiacciati. Equini e insignificanti, pensò Alayne.

Harry, invece…

Il mio Harry. Il mio signore, il mio amante, il mio promesso sposo.

Ogni centimetro di Ser Harrold Hardyng trasudava l’attesa di diventare lord; snello e affascinante, dritto come una lancia, dalla muscolatura vigorosa. Alayne sapeva che uomini grandi abbastanza da aver conosciuto Jon Arryn in gioventù dicevano che Ser Harrold aveva il suo aspetto. Aveva una zazzera di capelli biondo sabbia, occhi azzurro chiaro, un naso aquilino. Anche Joffrey era avvenente, comunque, ricordò a sé stessa. Un mostro avvenente, ecco ciò che era. Il piccolo Lord Tyrion era più gentile, anche se contorto.

Harry la stava fissando. Sa chi sono, realizzò, e non sembra contento di vedermi. È solo allora che notò il suo stemma. Anche se la sua sopravveste e i bardamenti del cavallo erano ornati nei diamanti bianchi e rossi di Casa Hardyng, il suo scudo era diviso in quarti. Le armi degli Hardyng e dei Waynwood erano dipinte nel primo e nel terzo quarto, rispettivamente, ma nel secondo e nel quarto portavano la luna e il falco di Casa Arryn, celeste e panna. A Robin non sarebbe piaciuto.

Ser Wallace disse “Siamo gli u-u-ultimi?”

“Sì, ser” rispose Myranda Royce, facendo finta di non notare la sua balbuzie.

“Qu-qu-quando comincerà la g-g-giostra?”

“Oh presto, spero” disse Randa. “Alcuni dei duellanti sono stati qui per almeno un cambio di luna, approfittando della carne e dell’idromele di mio padre. Tutti bravi ragazzi e molto coraggiosi… ma mangiano un po’ troppo.”

I Waynwood risero, e anche Herry l’Erede accennò un lieve sorriso. “Nevicava sui passi, altrimenti saremmo stati qui molto prima” disse Lady Anya.

“Se avessimo saputo che tali bellezze ci aspettavano ai Cancelli, avremmo volato” disse Ser Roland. Anche se le sue parole erano dirette a Myranda Royce, sorrise ad Alayne quando le pronunciò.

“Per volare avete bisogno di ali” replicò Myranda “e c’è qualche cavaliere qui che potrebbe avere qualcosa da dire a riguardo.”

“Non vedo l’ora di una discussione animata.” Ser Roland smontò da cavallo, si girò verso Alayne e sorrise. “Avevo sentito che la figlia di Lord Ditocorto era bella in volto e piena di grazia, ma nessuno mi aveva detto che fosse una ladra.”

“Vi state sbagliando, ser. Io non sono una ladra!”

Ser Roland si mise la mano sul cuore. “Allora come spiegate il buco nel mio petto, da cui avete rubato il mio cuore?”

“Vi sta solo prendendo in g-giro, milady” balbettò Ser Wallace “Mio nipote non ha mai avuto un c-c-cuore.”

“La ruota dei Waynwood ha un raggio rotto e qui c’è mio zio.” Ser Roland diede una pacca a Wallace dietro la nuca. “Gli scudieri dovrebbero stare in silenzio quando parlano i cavalieri.”

Ser Wallace arrossì. “Non sono più uno sc-scudiero, milady. Mio n-nipote sa molto bene che io sono stato n-nominato c-c-cav-c-c-cav…”

“Cavaliere?” suggerì gentilmente Alayne.

“Cavaliere” disse Wallace Waynwood, con gratitudine.

Robb avrebbe la sua età se fosse ancora vivo, non poté trattenersi dal pensarlo, ma Robb è morto da re e questo è solo un ragazzo.

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